Il recente rapporto pubblicato dall’organizzazione Ren21, intitolato “Renewable Energy and Sustainability Report“, sostiene una tesi specifica: le energie rinnovabili rappresentano una fonte energetica sostenibile e integrabile nel territorio senza generare danni all’ambiente circostante. Ma è davvero così?
Attraverso una ricerca condotta in collaborazione con esperti del settore energetico, ambientalisti e altre figure chiave, il rapporto ha confermato che l’uso delle energie rinnovabili può contribuire significativamente alla lotta contro il cambiamento climatico, l’inquinamento e la perdita di biodiversità.
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Il rapporto, che si è protratto per circa un anno, ha evidenziato che l’adozione su larga scala delle energie rinnovabili richiede un maggiore impegno da parte dei governi nel favorire l’integrazione di queste fonti nel territorio, evitando così l’insorgere di nuovi impatti negativi. Inoltre, ha sottolineato l’importanza di gestire i materiali critici e i rifiuti attraverso pratiche ispirate all’economia circolare.
Secondo Rana Adib, direttore esecutivo di Ren21, il rapporto fornisce una guida per coloro che si sono impegnati a triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030, offrendo suggerimenti su come massimizzare i benefici delle energie rinnovabili riducendo al contempo gli impatti negativi.
Un punto chiave emerso dal rapporto è la differenza significativa tra le energie rinnovabili e le fonti fossili. Mentre i combustibili fossili sono responsabili della maggior parte delle emissioni di gas serra e generano inquinamento durante l’estrazione, la produzione e la combustione, le energie rinnovabili presentano emissioni molto più basse lungo tutto il ciclo di vita. Inoltre, le energie rinnovabili hanno minori impatti a lungo termine sul suolo e sull’acqua e possono essere integrate con altre attività come l’agricoltura o la pesca.
Il rapporto ha anche evidenziato la differenza nell’utilizzo di materiali tra le due fonti energetiche: mentre l’estrazione di combustibili fossili comporta grandi quantità di materiali non rinnovabili, le energie rinnovabili utilizzano materiali altamente riciclabili. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dell’efficienza energetica e delle pratiche di mobilità sostenibile nel ridurre ulteriormente l’uso di materiali non rinnovabili.
Infine, il rapporto ha messo in mostra una serie di buone pratiche e iniziative nel settore delle energie rinnovabili, suggerendo che tali approcci possono essere adottati o adattati per garantire un dispiegamento sostenibile delle energie rinnovabili nel mondo.
Le energie rinnovabili come l’energia solare, eolica, geotermica e idroelettrica sono spesso considerate alternative pulite e sostenibili alle fonti energetiche fossili come carbone, petrolio e gas naturale.
La risposta alla domanda se le energie rinnovabili non impattano sull’ambiente è complessa e non può essere un semplice “sì” o “no”.
Da un lato, le energie rinnovabili offrono numerosi vantaggi ambientali rispetto alle fonti fossili:
Dall’altro lato, è importante considerare che anche le energie rinnovabili possono avere un impatto ambientale, seppur inferiore rispetto alle fonti fossili:
Oltre a questi aspetti, è importante considerare anche l’impatto sociale e l’equità associati allo sviluppo delle energie rinnovabili. Ad esempio, la costruzione di grandi impianti eolici può incontrare l’opposizione delle comunità locali, mentre l’accesso all’energia rinnovabile può essere ancora limitato in alcune aree del mondo.
In conclusione, le energie rinnovabili rappresentano un passo importante verso un futuro più sostenibile, ma è importante essere consapevoli che non sono completamente prive di impatti ambientali. È fondamentale quindi valutare attentamente i potenziali benefici e i rischi di ogni tipo di fonte energetica rinnovabile, considerando anche l’impatto sociale e l’equità, per prendere decisioni informate e sostenibili.
Qui il documento completo (in lingua inglese).
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it